Le mie storie (97)
Gli ultimi giorni delle vacanze, dopo Capodanno, hanno visto Chiara fidanzarsi incredibilmente in maniera seria con 1 ragazzo conosciuto a Napoli tra gli amici del cugino, mentre lui, dopo la nottata con la zia, che detto tra noi, non ha mai avuto il coraggio di raccontarmi, nei successivi 2 giorni ha cercato ripetutamente di ripetere la cosa, ricevendo però sempre rifiuti.
La sera dopo Capodanno infatti, l’ultima nottata in cui sono rimasti a casa mia, approfittando dell’uscita di Chiara con il nuovo fidanzato, appena ci siamo salutati per andare a dormire, nonostante io avessi ancora il televisore acceso, ho sentito il buon Giacomo entrare in camera di Lina. Sarà stata mezzanotte, ma neanche, ed io non potevo certo lasciarmi sfuggire quest’ennesima puntata di sesso casareccio familiare. Inizialmente non mi ero accorta che il giovanotto aveva lasciato il suo divano letto, ma poi, essendo la mia camera, confinante con quella degli ospiti, ho sentito 1 brusio ed ho capito che i 2 stavano parlando. Dopo aver tentato di captare il colloquio appoggiando il bicchiere al muro (come ho visto fare nei film), ma fallendo clamorosamente nel mio intento, mi sono alzata, e, con la delicatezza di 1 ballerina (passatemi questa battuta), mi sono acquattata dietro la porta. Mi sembrava davvero di essere in 1 film, da 1 parte c’era Giacomo che scopriva la coperta per infilarsi dentro al letto, dall’altra Lina, che, come al solito, vestita in maniera piuttosto succinta (1 sottana trasparente che le arrivava a mezza gamba), cercava di coprirsi, allontanando le sue avances dicendogli che quello che era successo il giorno prima non sarebbe dovuto succedere, anche se ammetteva, incalzata da lui, che le era piaciuto. Il televisore acceso non mi faceva capire bene tutto ciò che si dicevano, ma vedevo piuttosto bene che le schermaglie continuavano. Hanno cominciato 1 sorta di lotta scherzosa fatta di toccatine reciproche fino a quando lei con 1 mano gli ha preso il pacco (questo lo ho evinto, perché lui era di spalle) mentre era in ginocchio sul letto e poco dopo si è scoperta un po’, si è sollevata e gli ha fatto 1 pompino. Naturalmente non mi sono fermata a guardare tutta la scena, ma sono tornata in camera e pensando da 1 parte all’esuberanza di 1 giovane, dall’altra alla vitalità di 1 donna matura, credo di aver accettato finalmente questa sorta di rapporto morboso che alla fine non disturba nessuno.
Ma io scrivo qui dentro per raccontarvi della mia vita, e soprattutto quando sono partiti i parenti e sono rimasta sola, ho cominciato a cercare di capire dentro di me dove andasse il mio cuore oltre che il mio corpo. Il giorno prima il suo ritorno a Milano, Carmine mi ha chiesto di dargli le chiavi di casa mia che voleva prepararmi 1 sorpresa. Ci siamo incontrati all’ora di pranzo, durante lo spacco dal lavoro (non so come sono riuscito a liberarmi di Lorenzo), e dopo aver preso 1 pezzo di pizza insieme, è andato con la valigia a casa mia dicendomi che al mio ritorno mi avrebbe salutato a modo suo. Quest’ultima frase mi ha accompagnata per tutto il pomeriggio, fin quando, dopo aver bussato al campanello, lui ha aperto ed è cominciata 1 incredibile serata. Saranno state circa le 7 di sera, sono entrata nel salone e dopo avermi fatto posare la giacca, mi ha invitata ad andare in camera e spogliarmi. Ho pensato che subito volesse fare l’amore invece appena sono rimasta in intimo ed autoreggenti, ha aperto la porta del bagno e mi ha fatta entrare. C’era la vasca da bagno riempita, piena di schiuma e con delle candele profumate intorno; mi sono seduta sul bordo e dopo avermi sfilato le calze 1 dopo l’altra, sbottonato e poi tolto il reggiseno ed infine tirato giù le mutandine, mi ha accompagnata con 1 mano sul culo ad entrare dentro. Mentre con gli occhi chiusi ero completamente rilassata, ha cominciato 1 massaggio alle spalle meraviglioso, finito il quale mi ha detto di poggiare la testa sul cuscino gonfiabile che ho nella vasca. Mi ha fatto segno di nuovo di abbassare le palpebre e io ho potuto sentire la sua mano cominciare a massaggiarmi i seni in maniera alternata per poi scendere giù lungo il ventre fino ad arrivare ad accarezzarmi i peli della fica. La sua mano è scivolata lungo la coscia fino all’incavo del ginocchio dove, ha preso la gamba sinistra e l’ha appoggiata sul bordo. Le sue dita sono tornate velocemente sul mio sesso che non voleva altro che essere penetrata. Prima una, poi due infine 3 dita erano dentro di me e si muovevano avanti e indietro portandomi sempre più all’orgasmo. Nell’acqua scivolavano dentro con facilità estrema ed arrivavano ogni volta più in fondo, fin quando mi sono lasciata andare piacere e sono venuta come 1 fontana. Finito il bagno mi ha fatto indossare l’accappatoio caldo, appena preso dal termosifone, e mentre mi asciugavo i capelli, è sparito in cucina a finire di preparare la cena. Tornata in camera ho trovato sul letto 1 s**tola con 1 biglietto che mi invitava ad indossare il contenuto. Ho aperto e dentro c’era 1 perizoma nero trasparente, 1 reggiseno a balconcino che avrebbe lasciato il seno praticamente scoperto ed infine 1 lunga sottana nera, completamente trasparente; solo alla fine mi sono accorta che a terra c’erano 1 paio di scarpe abbinate meravigliose. Cercando di tirare fuori tutta la mia femminilità (che come sapete non è tanta), sono entrata nel salone ed ho sfilato (per così dire) fino alla cucina dove c’era 1 tavola apparecchiata di tutto punto. Mi sono seduta e sono stata servita e riverita come non mi accadeva da 1 vita. Durante la cena abbiamo parlato, riso, scherzato e il mio cuore è tornato a battere velocemente anche se consapevole che il giorno dopo sarebbe andato via. Dopo aver mangiato il babá seduta sulle sue gambe, la sensazione di qualcosa che stava crescendo sotto 1 delle mie natiche, mi ha fatto capire che era ancora sensibile al mio fascino. Quando ha capito che io avevo capito che lui… Si è alzato prendendomi in braccio e mi ha portata in camera da letto. Stesa sul materasso, lo guardavo rapita aspettando con ansia di capire cosa avrebbe voluto fare. Prima 1 spallina, poi l’altra e dolcemente mi ha tolto la sottana trasparente; subito dopo ha allargato sui fianchi l’elastico del perizoma e lo ha fatto scivolare via sfiorandomi le cosce. Praticamente nuda davanti a lui (avevo solo quel mezzo reggiseno addosso) ho allargato le gambe per fargli capire che ero pronta ad accoglierlo dentro di me, ma dopo 1 sguardo reciproco ha scosso la testa e dopo avermi chiesto di fidarmi di lui, mi ha fatta mettere in ginocchio con le gambe unite in mezzo al letto per poi piegarmi in avanti con le braccia ed i gomiti paralleli come nella posizione a uovo dello sci. Con “il culo in pizzo” ho subito pensato che volesse fare sesso anale, ma era seduto vicino a me e dopo poco ha infilato 1 mano sotto al busto per agguantarmi 1 seno. Ha iniziato a palparlo, a giocare con il capezzolo tra le dita mentre l’altra mano sfiorava la mia schiena dall’alto al basso provocandomi dei brividi intensi. Avevo il volto volutamente girato dal lato opposto, per accogliere e sentire i suoi movimenti, le sue dita come 1 continua sorpresa. Passati alcuni minuti, ha tolto le sue mani dal mio corpo si ed io aspettavo di sentirlo venire da dietro, invece, dopo aver sentito il rumore di qualcosa premuto sulla mano, mi sono sentita toccare da 1 oggetto freddo sulla base della schiena. Con 1 punta giocava a percorrere tutti i centimetri della mia pelle fino ad arrivare al collo e tornare giù. Quando piano piano la punta si è insinuata tra le mie natiche, finalmente ho capito che stava giocando con 1 vibratore o qualcosa del genere. Così, lo ha portato all’ingresso del mio sedere e dopo averci giocato un po’ intorno, me lo ha infilato dentro. Mi sono irrigidita per 1 istante, poi quando ha iniziato a spingerlo sempre di più il piacere ha preso il sopravvento ed il respiro si è fatto più affannato ed eccitato. Tutto quanto, lo avevo tutto quanto dentro quando si è fermato e con le mani sul culo e le dita alla base lo teneva fermo; finalmente si è messo dietro di me e mi ha infilato il suo uccello nella patata. Scopava e ogni tanto muoveva il vibratore nel culo, certe volte li sentivo entrare dentro di me insieme, altre in maniera alternata. Urlavo di piacere, gli chiedevo di continuare, di non fermarsi, di prendermi come lui volesse. Allora ha tirato fuori il vibratore, e, con il buco del mio sedere completamente aperto, ha messo dentro facilmente il suo uccello lungo e sottile. Dopo un po’ di dentro e fuori, all’improvviso senza che io mi aspettassi niente del genere, me lo ha spinto tutto con forza tanto che sono finita stesa a pelle di leone mentre lui è venuto sulla schiena.
Ero esausta, mi sono addormentata quasi subito e la mattina dopo essersi salutati con le lacrime agli occhi, sono andata al lavoro con il culo in fiamme tanto che, facevo di tutto per non restare seduta.
Lorenzo, che incredibilmente sembra leggermi nella mente, ha capito che avevo qualcosa di diverso dal solito, e mi ha chiesto cosa non andasse; non potevo dirgli della nottata passata con Carmine, così gli ho raccontato di essere stata in palestra ed avere le ossa rotte (non era poi tanto 1 bugia). Ma il mio collega, simpatico e brillante, non aveva dimenticato la promessa che gli avevo fatto l’ultimo dell’anno, così mi ha chiesto quando avremmo potuto passare un po’ di tempo insieme. In quel momento, ho chiuso gli occhi e mi sono resa conto di essere in 1 gran casino, grandissimo. È vero che con Carmine ci sta il sentimento forte oltre che l’attrazione, ma Lorenzo ha l’incredibile capacità di farmi sorridere con poco e di riuscire a farmi rilassare come nessuno. Il tempo con lui vola e non ricordo 1 momento di angoscia, tristezza o rabbia legata ai nostri momenti. Dopo aver finto per alcuni giorni problemi familiari, gli ho concesso 1 appuntamento un venerdì sera di fine gennaio approfittando per andare in 1 ristorante stellato in periferia di Napoli, del quale avevamo parlato moltissimo. Ho deciso di indossare per la prima volta 1 paio di collant (sempre regalo di Natale) che in questo periodo vanno molto, con i pallini neri, non so se avete presente, sopra al quale ho messo 1 gonna un po’ larga che arrivava poco sopra il ginocchio; sopra 1 camicetta a quadretti. La serata è stata piacevolissima, come sempre, il cibo ottimo ed il vino ha fatto il resto. Appena usciti abbiamo sbagliato strada e ci siamo ritrovati lungo 1 via dove si susseguivano degli hotel 3 stelle un po’ equivoci anche perché ci chiedevamo, oltre qualche funzionario di passaggio che deve visitare le fabbriche intorno, chi potesse utilizzarli; Lorenzo mi ha guardata e mi ha proposto di fermarci a scoprire 1 di queste realtà ed io senza pensarci 1 attimo ho approvato la sua idea anche se poteva apparire un po’ squallida. All’ingresso sono rimasta sorpresa dalla eleganza e la pulizia, poi quando siamo entrati nella stanza (che il portiere di notte chi ha spacciato per suite) lo stupore maggiore lo ha avuto quando nel bagno ho trovato non solo l’idromassaggio ma anche 1 morbidissimo accappatoio. Chiaramente sapevo benissimo che non eravamo andati in quel posto per giudicare le stanze, così appena sono entrata, un po’ allegra, ho provato il materasso rimbalzandoci sopra 1 paio di volte con il mio grosso sedere; Lorenzo in tanto mi si è avvicinato in piedi arrivando con il suo arnese ad 1 decina di centimetri dalla mia faccia. Con la mano gli ho accarezzato il pantalone, poi dopo aver aperto la lampo glielo ho tirato fuori ed ho cominciato a giocarci con le labbra. Avevo la bocca spalancata, come succede sempre quando gli faccio i pompini, ed il suo membro accarezzava il mio palato cercando di arrivare verso la gola. Quando la mia saliva ha cominciato a mescolarsi con l’umido della sua cappella, mi ha girata, e quando, sollevata la gonna, ha visto i collant, ha cercato di spingerlo dentro senza abbassarmeli. Lo strusciava, lo faceva scivolare in mezzo, lo sbatteva contro fin quando non le mani non ha tirato giù calze e mutandina contemporaneamente e mi ha chiavata (uso volutamente questo termine perché rende proprio l’idea di quello che ha fatto). Ha goduto dentro di me, e mentre mi dava gli ultimi colpi, sono venuta anch’io. Quando sono andata in bagno a sciacquarmi, quasi a volermi ricordare quello che stavo (e sto vivendo tuttora), ho trovato 1 messaggio di Carmine che diceva di aver voglia di me.